Risposte alle domande più frequenti e consigli utili per la gestione della Fibrillazione Atriale e del Tromboembolismo Venoso.
La Fibrillazione Atriale è una condizione in cui il cuore batte irregolarmente e non riesce a contrarsi in modo forte e ritmico. La Fibrillazione Atriale può ripercuotersi sulla funzionalità del cuore e determinare un inadeguato flusso sanguigno nel corpo.1
La Fibrillazione Atriale è la forma di aritmia più diffusa nella popolazione e può manifestarsi con alcuni dei seguenti sintomi:
Non è sempre possibile comprendere la causa principale che ha scatenato la Fibrillazione Atriale, ma nella maggior parte dei casi questa condizione è il risultato di una combinazione di elementi.
Di certo, esistono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare la Fibrillazione Atriale come il fumo, il consumo eccessivo di alcool e uno sforzo fisico prolungato.
Ci sono anche alcune condizioni cliniche che possono favorire l’insorgenza di questa patologia. Tra queste:
La Fibrillazione Atriale può esporre a complicanze che, in alcuni casi, possono rivelarsi anche serie. Le principali sono:
La complicanza più probabile è l’ictus: soffrire di Fibrillazione Atriale può aumentare di 5 volte l’eventualità di avere un ictus rispetto ad un paziente sano.2
L’ictus si manifesta con sintomi legati alla degenerazione delle funzionalità cerebrali: riconoscerli tempestivamente è fondamentale per prevenirne le conseguenze. I sintomi più frequenti sono:
Sì, anche in assenza di sintomi evidenti di Fibrillazione Atriale, il rischio di ictus rimane. Per questo è importante continuare a seguire le indicazioni mediche e le terapie in corso per prevenire complicazioni.1
Contatta il medico non appena noti sintomi di Fibrillazione Atriale. Anche quando non ci sono più sintomi è importante sottoporsi ad esami clinici per monitorare l’attività del cuore.1
Nella maggior parte dei casi le persone con Fibrillazione Atriale possono avere una vita sana e attiva. È fondamentale attenersi alle indicazioni del medico e assicurarsi di fare tutto il possibile per prevenire eventuali complicazioni che potrebbero verificarsi a causa della Fibrillazione Atriale.1
Prevenire la Fibrillazione Atriale e ridurre il rischio di complicazioni è possibile: per rimanere in salute la migliore opzione è quella di mantenere uno stile di vita sano e attivo, a vantaggio del benessere del cuore.5
Non sempre è possibile curare la Fibrillazione Atriale, ma è più comune trattare le cause che la scatenano, come le apnee notturne, in modo da ridurre la frequenza e l’intensità delle aritmie.
La durata del disturbo può variare anche in base alle diverse forme di Fibrillazione Atriale esistenti, ognuna con prognosi e piani terapeutici diversi. A volte i sintomi sono persistenti e permanenti, mentre in altri casi scompaiono autonomamente, come nella Fibrillazione Atriale parossistica.
Questa condizione, indipendentemente dalla durata, deve essere quindi monitorata da un medico in maniera costante.1
Sì, anche i pazienti che soffrono di Fibrillazione Atriale, con il benestare del medico curante, possono avere una vita attiva e svolgere le normali attività quotidiane, compresa l'attività fisica sportiva.1
Se hai avuto emorragie e/o contusioni che si risolvono spontaneamente, parlane col medico alla prossima visita.8 Altrimenti, contatta il medico non appena possibile in situazioni più complesse come:
Il Tromboembolismo Venoso è una condizione in cui si formano coaguli di sangue all’interno di una vena. Si può distinguere in Trombosi Venosa Profonda, quando il coagulo si forma in una o più vene localizzate in profondità, ed Embolia Polmonare, quando un coagulo di sangue ostruisce un’arteria polmonare.9
L’Embolia Polmonare è una situazione che si verifica quando un coagulo si libera da una parete venosa, viaggia verso i polmoni e blocca parzialmente o totalmente l’afflusso di sangue.9
La Trombosi Venosa Profonda colpisce principalmente le grandi vene della parte inferiore della gamba e della coscia.
Il coagulo può bloccare il flusso sanguigno e causare:
L’Embolia Polmonare, causata da un coagulo che ostruisce uno o più rami dell’arteria polmonare, può essere fatale. Per questo è importante identificare tempestivamente i possibili sintomi.
Ecco i più comuni:
Il Tromboembolismo Venoso può colpire donne e uomini di ogni età, con una maggiore incidenza tra i pazienti oncologici, quelli che hanno subito un’operazione chirurgica e quelli allettati.
Nel dettaglio, sono più a rischio:
La condizione di Tromboembolismo Venoso richiede una diagnosi immediata da parte di un medico. Consulta tempestivamente uno specialista ogni volta che avverti sintomi di Trombosi Venosa Profonda o Embolia Polmonare.12
I seguenti suggerimenti possono aiutare nella prevenzione del Tromboembolismo Venoso:
Può accadere che a seguito di lunghi viaggi aerei si verifichino episodi di Embolia Polmonare. Restare seduti diverse ore in posizione sacrificata, come avviene in aereo specialmente in economy class, può provocare un’aumentata tendenza del sangue a coagulare: per questa ragione si parla di "sindrome da classe economica".13
I soggetti più a rischio sono coloro che:
Per ridurre il rischio di embolia polmonare, durante il volo è utile seguire semplici accorgimenti come bere molta acqua, contrarre di tanto in tanto i muscoli delle gambe, flettere i piedi e non indossare abiti molto stretti.13
La coagulazione è il processo che "trasforma" il sangue da liquido a solido.14
Questo fenomeno è favorito da alcune sostanze presenti nel sangue, oltre che dal calcio e da precise proteine.
La vitamina K è un elemento fondamentale nell’attivazione di specifici fattori della coagulazione. Il nostro organismo riceve la vitamina K da due fonti:
PP-GIP-ITA-1433
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Risposte alle domande più frequenti per la gestione della Fibrillazione Atriale e del Tromboembolismo Venoso.
Link utili
Una sezione in cui consultare i link ai siti web per ulteriori approfondimenti sulla Fibrillazione Atriale e il Tromboembolismo Venoso
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